1) Lo Stato con le manovre di rientro del debito pubblico, con il decreto “salva Italia” del Governo Monti ha operato un drastico taglio dei trasferimenti a tutti gli Enti locali compreso il Comune di Arona: in sintesi i trasferimenti dallo Stato al Comune di Arona sono diminuiti nel 2012 di euro 1.439.671.
2) Lo Stato, con le manovre sopracitate ha irrigidito, ulteriormente, per tutti gli Enti locali e per il Comune di Arona il saldo del patto di stabilità con un obiettivo da raggiungere passato da + 526.000,00 euro a + 1.251.000,00 euro.
3) Il Comune di Arona ha subito una diminuzione dei contributi al sociale a seguito del taglio del Fondo del Welfare nazionale pari a circa 150.000 euro: questa diminuzione è stata assorbita da altri stanziamenti di altri capitoli del Bilancio comunale.
4) La Giunta ha deliberato di non aumentare nessuna delle tariffe relative ai servizi sociali, nessun aumento della mensa, delle rette del nido, dell’assistenza domiciliare agli anziani, dei trasporti sociali confermando tutti i livelli, qualitativo e quantitativo, dei servizi resi alla gente; tutto questo per non aumentare il peso sulle famiglie per detti servizi a causa delle manovre nazionali (Salva Italia del decreto Monti), salvaguardare le fasce deboli, i giovani e le giovani famiglie.
5) La Giunta ha deciso di non aumentare la tassa rifiuti che avrebbe inciso anch’essa sul reddito disponibile delle famiglie Aronesi.
6) La Giunta ha deciso, considerando che i cittadini e le famiglie già subiscono una diminuzione del reddito disponibile dovuta all’aumento della benzina, dell’iva dal 20% al 21% e presto, purtroppo dal 21% al 23%, che hanno subito un aumento dell’addizionale regionale, imposta però alla Regione dal Governo centrale, e di molti altri costi di servizi centralizzati, di non attuare alcun aumento dell’addizionale IRPEF comunale che resta invariata e che avrebbe ulteriormente diminuito il reddito di tutte le fasce della popolazione Aronese.
7) In merito alla IMU prima casa (il cui ritorno è stato deciso dal Governo Monti) si è deciso di non aumentarne l’aliquota che rimane invariata al 0,4%, considerandola un bene primario.
8) I mancati introiti relativi ai trasferimenti nazionali al fondo del welfare, l’impegno forte nel sociale, il nessun aumento delle tariffe, il non aumento dell’addizionale IRPEF comunale vengono compensati dall’applicazione dell’IMU sugli immobili diversi dalla prima casa che viene fissata nell’1,06% il cui gettito, purtroppo però, per metà dell’aliquota base finirà nelle casse dello Stato.
9) Pur nel peggioramento del saldo obiettivo del patto di stabilità deciso dallo Stato, grazie al controllo ferreo della spesa e alla gestione dinamica dei flussi finanziari proprio del patto di stabilità, operata dall’amministrazione Aronese, per ciò che concerne gli investimenti pubblici, sarà possibile avviare importanti opere attese da anni, sparse per l’intero territorio: la più rilevante, visto il livello di degrado raggiunto in settant’anni, sarà il marciapiede di Corso Repubblica che va dalla Farmacia Negri verso la stazione; si inizierà anche la sistemazione di parte della piazzetta di via XX settembre che è da decenni in una situazione insostenibile per i cittadini di quella parte di città. Altre opere sono il vicolo di mezzo a Dagnente, la messa in sicurezza della via per Oleggio Castello, e altre piccole e grandi opere in Arona. La Giunta comunale ritiene di aver operato, nell’attuale difficile situazione economica mondiale che si è riflessa anche sull’Ente Comunale con continue minori risorse dallo Stato, tutelando le fasce deboli e i redditi in generale delle famiglie Aronesi e proseguirà la propria azione tesa al miglioramento della città.
Ufficio Stampa
Comune di Arona