IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI ARONA CONTINUERA' A OPERARE NELLA FASCIA DIURNA
L'analisi degli accessi e dei costi del servizio notturno
In merito alle notizie apparse di recente sulle contestazioni che hanno seguito la chiusura notturna del Punto di Primo Intervento (Ppi) dell'Ospedale di Arona si precisa che, secondo il monitoraggio degli accessi e dell'attività svolta tra il 2008 e il 2010, il 99,6 per cento dei pazienti che si sono recati al Ppi di Arona hanno presentato situazioni poco critiche (codici verde), con un quadro clinico privo di rischi evolutivi.
In particolare, l'analisi dei dati che ha riguardato tutto il distretto di Arona ha evidenziato che, durante il turno notturno, il 71,2 per cento si è rivolto al DEA di Borgomanero mentre solo il 28,8 per cento al Punto di Primo Intervento (Ppi) di Arona. Dei pazienti di Arona città, invece, il 53,8 per cento si è rivolto a Borgomanero, mentre il 46,2 per cento ad Arona.
Infine, anche il dato che riguarda i comuni del vergante (Colazza, Lesa, Massino Visconti, Meina, Nebbiuno e Pisano) è indicativo: il 91 per cento dei cittadini si è recato al DEA di Borgomanero, mentre solo il 9 per cento al Ppi di Arona.
Infine, l'analisi degli accessi della fascia oraria del turno notturno (dalle 20 alle 8) segnala che nessun codice rosso è stato indirizzato al Ppi di Arona negli ultimi tre anni, mentre i codici gialli rappresentano soltanto lo 0,4 per cento di tutti gli episodi notturni.
Dal momento che i costi stimati della gestione del Punto di primo Intervento nella fascia notturna ammontano a un totale di oltre un milione di euro e vista la scarsità degli accessi notturni l'amministrazione regionale ha ritenuto di riflettere sull'impiego delle risorse che potrebbero essere destinate ad altre attività.
In particolare, l'assenza delle attività chirurgiche presso il presidio ospedaliero di Arona, la buona viabilità che agevola coloro che sono diretti a Borgomanero da Arona e l'attivazione del DEA presso il presidio ospedaliero di Borgomanero hanno messo in discussione la gestione delle 24 ore dell'emergenza urgenza sul presidio ospedaliero di Arona.
Ancora una volta, dunque, si stanno facendo strumentalizzazioni politiche su dati reali e concreti, che hanno confermato che il servizio notturno è stato chiuso perché troppo costoso e pericoloso.
Il Ppi del presidio ospedaliero di Arona continuerà a operare nella fascia diurna dalle 8 alle 20 da lunedì a lunedì. Per l'attività di urgenza in via sperimentale nelle ore notturne ci si potrà rivolgere al DEA di Borgomanero.
L'amministrazione regionale precisa inoltre che entro luglio 2011 si procederà a una prima valutazione dell'efficacia della soluzione messa in atto e che comunque questa decisione non è il preludio alla chiusura dell'ospedale di Arona, che invece continuerà a operare per un servizio sanitario sempre migliore, nell'ottica della riforma sanitaria che prevede la messa in rete degli ospedali.
Torino, 12 aprile 2011
CATERINA FERRERO
Assessore alla Tutela della salute e Sanità, Edilizia sanitaria, Politiche sociali e Politiche per la famiglia
Laureata in Economia e Commercio, ha svolto l'attività di Dottore Commercialista e Revisore dei Conti.
Impegnata in politica dal 1995, dove, a soli 27 anni è stata eletta in Consiglio Regionale.
Nella settima legislatura, dal 4 luglio 2001 al 30 marzo 2005,è stata assessore regionale ai Lavori pubblici, Tutela del suolo, Protezione civile,Patrimonio.
Nelle elezioni del 2010 è stata rieletta in Consiglio regionale e il 16 aprile è stata nominata Assessore alla Tutela della salute e sanità, politiche sociali e politiche per la famiglia.
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